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Amsterdam

Amsterdam è la capitale e la maggiore città dei Paesi Bassi, nella provincia dell'Olanda Settentrionale. Patrimonio dell'Unesco, il comune di Amsterdam ha 755.269 residenti (al 30 ottobre 2008) di oltre 170 nazionalità, mentre la popolazione che risiede nell'area metropolitana è di circa 1.450.000 persone.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Dam
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La vetrina della condomerie ad Amsterdam

Amsterdam è la capitale e la maggiore città dei Paesi Bassi, nella provincia dell'Olanda Settentrionale. Patrimonio dell'Unesco, il comune di Amsterdam ha 755.269 residenti (al 30 ottobre 2008) di oltre 170 nazionalità, mentre la popolazione che risiede nell'area metropolitana è di circa 1.450.000 persone.

 

Introduzione 

La città si trova nella Ranstad Holland ed è amministrata non solo dal sindaco e dal consiglio comunale centrale (Centraal [Stads]Bestuur) ma è anche divisa in diverse parti cittadine/circoscrizioni (Stadsdelen), che hanno i loro propri consigli (Stadsdeelraad). Tutte le decisioni locali sono prese da questi consigli circoscrizionali e solo le più importanti decisioni infrastrutturali sono delegate all'amministrazione principale. Oltre al centro città, la municipalità comprende le seguenti circoscrizioni: Amsterdam Noord, Amsterdam Oud Zuid, Bos en Lommer, De Baarsjes, Geuzenveld/Slotermeer, Oost/Watergraafsmeer, Osdorp, Oud-West, Slotervaart, Westerpark, Westpoort, Zeeburg, Zuideramstel, Zuidoost. Lo Zuidoost comprende il quartiere conosciuto come Bijlmer, I(vedi anche Disastro di Bijlmer). Amsterdam Noord è separata dal resto della città dalla via d'acqua, il Canale del Mare del Nord.

Amsterdam possiede uno dei maggiori centri rinascimentali di tutta l'Europa. Numerose costruzioni che risalgono al periodo tra il XVI e XVII secolo, conosciuto anche come Età dell'Oro, sono ora considerate monumenti storici e sono collocate intorno ad una serie di canali semicircolari. Questi cingono il vecchio porto che un tempo era affacciato sullo Zuiderzee, oggi separato dal resto del mare aperto e noto col nome di IJsselmeer o lago IJssel. La città è famosa per ospitare il Rijksmuseum (museo statale), il museo Van Gogh, il Concertgebouw, il Rembrandt House Museum, la casa di Anna Frank, il monumento alla memoria degli omosessuali uccisi nei campi di sterminio nazisti ed un enorme numero di biciclette.

Amsterdam è anche famosa per il suo quartiere a luci rosse, De Wallen, ed i suoi numerosi coffee shops autorizzati alla vendita della cannabis e di derivati della marijuana. La prostituzione è legale nei Paesi Bassi: chi la esercita è considerato un libero professionista ed è tassato come qualsiasi altro imprenditore. La cannabis invece non è legale, bensì tollerata; ciò significa che vendita di una quantità inferiore ai cinque grammi per cliente ed il possesso di quantità fino a trenta grammi non sono perseguite dalla legge.

Storia 

Amsterdam nacque nel XIII secolo da un villaggio di pescatori situato vicino ad una diga (dam) sul fiume Amstel (da cui il nome originario Amstelredam). Gli abitanti iniziarono molto presto a dedicarsi al commercio, e nel XIV secolo il commercio con le città tedesche della Lega Anseatica divenne fiorente. Amsterdam ottenne ufficialmente il titolo di città nel 1300 o 1301 dal vescovo di Utrecht Guy van Henegouwen, ma già nel 1275 Amestelledamme (sic) aveva ricevuto delle esenzioni da parte di uno dei Signori dell'Aemstel.

I Paesi Bassi furono uniti alla corona spagnola fino al XVI secolo, quando terminò la guerra d'indipendenza. Tra le conseguenze dell'indipendenza, venne introdotta nello stato la libertà di religione. Amsterdam rimase una città cattolica, religione preponderante nella città ancora oggi. Numerose tuttavia furono le chiese convertite alla fede protestante.

Mentre le guerre di religione imperversavano per l'Europa, Amsterdam divenne un rifugio per molte genti perseguitate o timorose di persecuzioni per via della loro religione. Vi giunsero ebrei dalla Spagna e dal Portogallo, mercanti da Anversa in fuga dal saccheggio degli spagnoli e gli ugonotti dalla Francia.

Il XVII secolo fu l'età d'oro di Amsterdam. Le navi olandesi salpavano per il nord America, l'Indonesia, il Brasile e l'Africa, creando un impero coloniale. Rembrandt visse in questo secolo. La città si espanse attorno ai canali. Amsterdam divenne il porto più importante del mondo e un centro di finanza internazionale.

Il XVIII e il XIX secolo videro un declino nella prosperità di Amsterdam. Le guerre contro la Gran Bretagna e la Francia misero a dura prova la città e il commercio si spostò verso Londra.

Alla fine del XIX secolo, la Rivoluzione Industriale raggiunse la città. Nuove rotte sull'acqua verso il mare e verso il fiume Reno fecero nascere nuove rotte commerciali con l'estero. Le condizioni di Amsterdam migliorarono di nuovo, ma la città non raggiunse più gli splendori del passato. In questi anni fu costruita la Stelling van Amsterdam, un anello di 42 forti e di terre che potevano essere alluvionate, messo a difesa della città.

La prima guerra mondiale non portò distruzioni perché i Paesi Bassi rimasero neutrali. Il commercio e l'industria soffrirono comunque le conseguenze di un'Europa devastata.

Tra le due guerre gli Olandesi costruirono dei muri che separarono Zuider Zee dal Mare del Nord, creando il cosiddetto IJsselmeer (lago IJseel). Le distese d'acqua ad est di Amsterdam divennero così d'acqua dolce, non più salata, e poterono essere usate dagli abitanti.

Durante la seconda guerra mondiale le truppe tedesche occuparono la città a partire dal 15 maggio 1940 e deportarono quasi 100.000 ebrei, facendo quasi scomparire la loro comunità. Anna Frank era una di loro. Prima della guerra, Amsterdam era il centro più importante per il commercio dei diamanti. Poiché questo commercio era per la maggior parte nelle mani di affaristi e gioiellieri ebrei, esso scomparve. Oggi Amsterdam ha ancora un ruolo nel commercio dei diamanti, ma il suo posto di centro mondiale è stato preso dalla città di Anversa in Belgio.

Negli anni sessanta e settanta Amsterdam divenne di nuovo famosa, per ragioni diverse: la politica di tolleranza verso le droghe leggere rese la città una destinazione popolare per gli hippie. Diventarono frequenti le occupazioni di edifici vuoti e gli scontri con la polizia.

Gli anni ottanta iniziarono in modo convulso: nel 1980, mentre la Regina Beatrice veniva incoronata, una protesta si svolse fuori dalla chiesa. Il motto dei protestanti era 'Geen woning, geen kroning' (niente casa, niente incoronazione). Il sindaco e il consiglio comunale alla fine dovettero chiamare l'esercito per riprendere il controllo della situazione. Durante gli anni seguenti crebbe grandemente il numero degli immigrati, soprattutto dal Suriname, dalla Turchia e dal Marocco. Molte persone si trasferirono nelle città vicine, tra cui Purmerend ed Almere. Quartieri come Pijp e Jordaan, precedentemente abitati da operai, divennero ambite mete per i nuovi Yuppie abbienti e per gli studenti.

Negli stessi anni avvennero grandi cambiamenti amministrativi: la città fu divisa in distretti (oggi 15), responsabili per molte delle attività che erano precedentemente assegnate al governo centrale. L'idea fu quella di avvicinare l'amministrazione alla gente.

Gli anni novanta furono anni di boom economico. Il vecchio centro storico fu quasi del tutto restaurato e molte infrastrutture vennero completate. Nel 1995 il governo nazionale propose la creazione di una "provincia cittadina", comprendente Amsterdam e le città vicine. La popolazione respinse l'idea in un referendum. L'opposizione non era tanto contro la provincia cittadina, ma contro la divisione della città in parti. Dopo il referendum la proposta venne archiviata, ma a partire dal 1995 alcune parti della città divennero comunque più autonome, e alcune città vicine sono state inglobate da Amsterdam, sia politicamente che economicamente. In un certo senso la provincia si è formata lo stesso, sotto forma di "Grande Amsterdam".

L'inizio del nuovo millennio ha portato problemi economici per la città. La disoccupazione è cresciuta. L'integrazione degli immigranti arrivati due decenni fa è ancora problematica, come mostrato dall'omicidio del regista Theo van Gogh. Gli 800 anni di storia di Amsterdam hanno comunque mostrato che la città è capace di risollevarsi da periodi del genere.

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