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Utrecht

Capoluogo della omonima provincia (di Utrecht). Si tratta della quarta città dei Paesi Bassi per numero di abitanti.

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La città 

Utrecht è una importante meta turistica.

La torre del Duomo di Utrecht
Il Duomo di Utrecht

Il centro urbano si estende intorno al nucleo centrale e più antico della città. Nel cuore del centro svetta la torre del Duomo di Utrecht: con i suoi 112 m. di altezza, la torre è, a tutt’oggi, l’edificio più alto dell’intero paese. Da esso, nelle giornate di bel tempo, è possibile vedere Amsterdam (che si trova a 35 km a nord). La maggior parte degli edifici del centro risalgono all’epoca d’oro dei Paesi Bassi, ovvero al XVI e XVII secolo, quando l’Olanda era una grande potenza coloniale. Di conseguenza, il centro della città appare a tutt’oggi elegante con abitazioni ed edifici raffinati e ricchi di decori. La città è attraversata da diversi canali: tra i più pittoreschi si distinguono l’Oudegracht (canale vecchio) ed il Nieuwegracht (canale nuovo). Nelle giornate di sole, i bar, i ristoranti ed i negozi che si affacciano sull'Oudegracht sono affollati.

Dal punto di vista economico Utrecht si distingue da molte altre città olandesi per la forte tendenza al commercio: i suoi negozi sono molto rinomati in tutta l’Olanda. La stazione ferroviaria è il centro della rete ferroviaria olandese e la sede degli uffici centrali del Nederlandse Spoorwegen (Ferrovie Olandesi) ed è strutturalmente unita al centro commerciale più grande del paese.

La Università di Utrecht, con i suoi 30.000 studenti, è il più grande ateneo e centro di ricerca di tutti i Paesi Bassi e, con i suoi 7.000 impiegati, è anche la realtà economica più grande, in termini di numero di dipendenti, della città. La presenza dell’Università connota fortemente la vita di Utrecht dove vivono decine di migliaia di persone con meno di 25 anni di età e diverse migliaia di studenti e ricercatori stranieri. Inoltre, nel centro cittadino ci sono cinema, teatri, centinaia di bar e decine di locali notturni. Utrecht è anche molto famosa per i suoi caffè e ristoranti, realizzati con gli stili ed i gusti più variegati.

Dal punto di vista delle attività culturali, la città si presenta come un centro dinamico e molto attivo, specialmente per la presenza di vari musei, teatri, scuole d’arte.

La squadra di calcio FC Utrecht, che gioca nello stadio Nieuw Galgenwaard, milita nella prima serie del campionato olandese e spesso partecipa alle competizioni europee per club.

Storia 

All'origine della città vi fu la costruzione di una fortificazione romana (castellum) di truppe ausiliarie intorno al 47 dopo Cristo. La fortificazione si trovava sul fiume Reno che all'epoca seguiva un tracciato molto più a nord dell'attuale e segnava i confini dell'Impero Romano. Il nome dell'avamposto era Traiectum ad Renum, poi Ultraiectum. Qui soggiornarono alcune unità militari come: la Coh.II Hispanorum pedit.Pia Fidelis,[1] la Coh.II Batavorum Victrix,[2] l' Ala I Thracum,[3] vexillationes della legio XXX Ulpia Victrix[4] e vexillationes della legio I Minervia.[5] Nei pressi dell'accampamento si sviluppò un insediamento con artigiani, commercianti ed i familiari dei soldati (canabae).

A metà del II secolo tribù germaniche invasero a più riprese quei territori che gli erano stati strappati dai Romani e verso il 270 i Romani abbandonarono Utrecht. Sul periodo 270-500 poco è noto. Nel VI secolo Utrecht cadde sotto l'influenza dei Franchi.

Durante il Medioevo Utrecht era la città più importante dei Paesi Bassi Settentrionali. San Villibrordo è tradizionalmente considerato il suo primo vescovo. Nel 695 è stato nominato a arcivescovo dei frisoni e nel 703 o 704 Pipino di Herstal gli donò Utrecht, grazie alle sue attività missionarie. La città riceve i diritti civili nel 1122.

Più tardi questi vescovi di Utrecht avevano il controllo non solo nella corrente provincia di Utrecht, ma anche nelle regioni più nordest (fino a Groningen). Nel 1528 il controllo fu trasferito a Carlo V d'Asburgo.

Nel 1579 le sette province settentrionale dei Paesi Bassi, che comprendeva anche il territorio che ora si chiama Belgio, si unificarono nell'Unione di Utrecht. Insieme si opposero al dominio spagnolo. L'Unione di Utrecht è spesso indicata come la genesi della Repubblica dei Paesi Bassi.

Nel marzo e aprile 1713 a Utrecht vennero firmati una serie di trattati (Trattato di Utrecht) che furono preliminari alla fine della Guerra di successione spagnola.

Nel 1843 è stata inaugurata una ferrovia che collegava Utrecht ad Amsterdam. Da allora Utrecht è divenuta gradualmente il centro della rete ferroviaria olandese.

Proprio per la sua qualità di svincolo vitale della rete ferroviaria olandese, Utrecht fu immediatamente presa dalle truppe tedesche all'inizio della Seconda guerra mondiale, rimanendo occupata fino al 7 maggio 1945. La città fu una delle sedi più attive della resistenza olandese, nella quale non mancò di segnalararsi l'allora Arcivescovo cattolico, Cardinale de Jong.

Dalla fine dell'ultima guerra in poi la città si è espansa considerevolmente con la costruzione di nuovi quartieri come Kanaleneiland, Hoograven, Lunetten. In questo momento, Utrecht è oggetto di un grande progetto di riqualificazione urbanistica detto “Master Plan”. Nel progetto si prevede la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria, che comprende la costruzione di nuovi canali, strade e di un nuovo palazzo della musica. Inoltre, nel nuovo quartiere di Leidsche Rijn si prevede di costruire nuove abitazioni per espandere la popolazione cittadina di circa 100.000 abitanti.

Un angolo del centro di Utrecht

Monumenti 

Musei 

 

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